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Loudrights, la piattaforma che crea comunità musicali connettendo artisti di tutto il mondo

Lisa Baracchi
Addetta Ufficio Stampa @ Nana Bianca

Il founder: “Lasciamo spazio alla creatività automatizzando gli obblighi del diritto di autore grazie alla blockchain”

Un sassofonista a New York, un batterista a Trieste e un chitarrista a Tokyo possono comporre e suonare insieme senza preoccuparsi degli obblighi e degli oneri del diritto di autore grazie a Loudrights, una piattaforma che rivoluziona il modo in cui i diritti musicali vengono registrati e gestiti grazie all’utilizzo della blockchain.

Il progetto è stato selezionato per partecipare al programma di accelerazione MVP Factory, un’iniziativa realizzata da Apply, Nana Bianca, StartupItalia e Radix nell’ambito dell’avviso TOCC del Ministero della Cultura che favorisce l’innovazione e la digitalizzazione delle micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit operanti in ambito culturale e creativo.

L’idea di Loudrights è di Giulio Centis, un musicista che già nel 2017 aveva aperto un’agenzia che si occupava di progetti multimediali e gestione di artisti e che ai tempi della pandemia ha pensato a un progetto che potesse incentivare la creatività e la collaborazione tra autori potenzialmente da tutto il mondo.

“Il percorso per arrivare a Loudrights è stato lungo e non privo di inciampi, perché succede spesso che si resta innamorati della prima idea e che serva una battuta di arresto per riuscire a smontarla e riassemblarla — spiega Giulio — all’inizio avevo in mente un “instagram” dei suoni oggi invece il cuore innovativo del progetto è l’utilizzo della blockchain che permette di vincolare un file a una persona in maniera inviolabile, i file audio vengono registrati in sicurezza ed è possibile sviluppare un ambiente collaborativo svincolando i creatori alla complessa gestione del diritto di autore diverso da Paese a Paese”.

La piattaforma specializzata riesce a automatizzare e facilitare la protezione dei diritti nel campo musicale e mettendo in connessione musicisti, produttori, autori e altri stakeholder crea una comunità dedicata alla musica dove è possibile anche vendere le proprie tracce.

“La velocità con cui oggi si naviga in Rete rende più facile e veloce gli scambi creativi. Gli elementi per ampliare lo spazio creativo ci sono tutti, quello che il progetto cerca di fare è rispondere a un gap di mercato”.