Nana Bianca Logo

Human Maple dà una nuova vita ai mozziconi di sigaretta, al via la ricerca di investitori Nana Bianca Nana Bianca

Atena Forconi
Communication Manager @ Nana Bianca

La startup ha partecipato al programma di accelerazione Hubble e oggi gestisce un impianto che produce fiocchi di acetato di cellulosa dai mille utilizzi

C’è una startup che invita a essere “umani aceri”, prendendo esempio dall’acero riccio che divora un quantitativo incredibile di smog (fino a 3,8 tonnellate di CO2 nell’arco di vent’anni). Secondo i founder di Human Maple, come l’acero, l’essere umano deve fare la sua parte per migliorare il rapporto con l’ambiente e la grande sfida che la startup, appena uscita dal programma di accelerazione Hubble (realizzato da Nana Bianca e Fondazione CR Firenze) ha accolto è quella di trasformare le cicche delle sigarette in materiale riutilizzabile, nello specifico per imbottiture.

I mozziconi delle sigarette, un rifiuto piccolo, ma molto insidioso. Marco Boccia, co-founder di Human Maple snocciola dati che non possono non colpire: secondo l’Istat sono 41,6 mila le tonnellate di mozziconi lasciati a terra in Italia in un anno. Sono la principale fonte di inquinamento dei mari, servono dai 5 ai 12 anni per la loro decomposizione e contengono più di 40 sostanze tossico-inquinanti. L’intuizione dei tre amici che hanno fondato Human Maple è stata quella di dimostrare che il mozzicone di sigaretta può essere considerato un rifiuto plastico ed essere trasformato, tramite un procedimento che hanno brevettato, in materiale riutilizzabile. Una soluzione di economia circolare che si basa su lavaggi con solventi organici e che porta alla produzione di fiocchi di acetato di cellulosa per i più diversi utilizzi: sono diventati ad esempio l’imbottitura dei cuscini delle sedute del Foro Italico a Roma per recenti eventi sportivi dal Sei Nazioni di Rugby agli Europei di Atletica.

All’inizio di questa storia ci sono tre ragazzi del ’98 di Castelfranco Emilia che si ritrovavano spesso insieme nelle giornate di raccolta rifiuti. Una volta i guanti di plastica da raccogliere intorno al centro commerciale, un’altra volta si tratta di liberare i parchi dai mozziconi di sigaretta. Si rivedono all’università di Modena, due di loro frequentano Ingegneria e l’altro Economia, oltre alla sensibilità per l’ambiente li unisce la voglia di fare impresa. “Mi ricordo quella volta che eravamo davanti all’università e c’era un uccellino che beccava un mozzicone di sigaretta, una scena che ci metteva a disagio. Non so se Human Maple è nato quel giorno ma sicuramente abbiamo iniziato a metterci a ragionare seriamente delle possibilità che avevamo di realizzare un progetto eco-sostenibile”, racconta Marco.

L’impegno della startup è iniziato con una campagna contro la dispersione dei mozziconi, “Riciccami”: “Abbiamo ideato un posacenere interattivo gamificato che chiede di partecipare a un sondaggio su vari argomenti e incentiva così il suo utilizzo, ne abbiamo distribuiti 200 in tutta Italia, dagli ambienti universitari della Luiss e di Pisa fino alle aziende e ai centri commerciali”.

Alla raccolta dei mozziconi si è affiancata la ricerca di laboratorio sulle caratteristiche dei mozziconi: “Il 70% è costituito da plastica, abbiamo ricevuto rapidamente l’autorizzazione ad aprire un sito di lavorazione che può trattare fino a 300 tonnellate all’anno”.

“Grazie ad Hubble siamo riusciti a strutturarci meglio — oggi siamo in sette a lavorare al progetto — spiega Boccia — a capire come muoverci nel mondo delle startup e anche come dare il via alla ricerca di investimenti. Il nostro obiettivo oggi è chiudere un round di investimento da 1,5 milioni di euro per dotare il sito dei macchinari che servono e incrementare la produzione di cellulosa”.